Cosa visitare a Verona gratis: luoghi di interesse da non perdere
Cosa vedere a Verona?
Verona è una città tutta da scoprire: ogni quartiere vanta antichi monumenti e tesori artistici custoditi in chiese, musei e siti archeologici.
“Dicono che Verona è romantica, è pittoresca; e perciò anche dialettale; è una grande città, è capitale e provinciale ad un tempo” (Viaggio in Italia, Guido Piovene)
“Città di fiume, di ponti, di larghi marciapiedi in pietra rosa, di piazze, campanili e mura, Verona è una realtà multiforme, ametista sfaccettata che – come spiega Piovene – per varietà di stili, nessuno dei quali prevale, non ha pari tra le città italiane se si eccettua Roma”.
Ponte Scaligero
Il Ponte Scaligero appartiene al complesso di Castelvecchio: fa parte del suo sistema difensivo ed è definito l’opera più audace e mirabile del medioevo in Verona.
- Definito un vero e proprio “arco di trionfo su una via d’acqua”, è composto con esattezza da tre arcate irregolari, lungo oltre 120 metri e largo più di 6, fu realizzato nell’arco di soli tre anni (tra il 1354 e il 1356) per completare il sistema difensivo della fortezza;
- la parte inferiore è in marmo bianco e rosso, mentre quella superiore con merlature a coda di rondine, è fatta di mattoni in cotto. Massicci i due piloni;
- distrutto dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, il Ponte è stato ricostruito con i resti delle pietre recuperati nell’Adige. Ancora oggi si rimane estasiati ammirando le sue arcate che, con una corda di quasi cinquanta metri, attraversano l’Adige dove il fiume compie una impetuosa curva;
- dal Ponte ci sarà la possibilità di osservare al meglio l’Adige e diverse prospettive di Verona, quali le colline circostanti e i campanili delle chiese.
Si possono scattare delle foto davvero suggestive attraverso le feritoie.
Piazza Brà
Piazza Brà (toponimo derivato da un’abbreviazione del termine Braida, che deriva a sua volta dal longobardo breit, ovvero “largo”) è la più grande piazza di Verona che ospita la famosissima e maestosa Arena, situata nel centro storico:
- al centro della Piazza è presente un giardinetto pubblico a forma di trifoglio con una bella fontana;
- alle spalle della statua del re Vittorio Emanuele II, incorniciata dal verde degli alberi e dalle aiuole ben tenute si trova la Fontana delle Alpi di Piazza Brà donata a Verona dalla città di Monaco di Baviera: la struttura al suo interno simboleggia la catena delle Alpi che divide le due città e rappresenta, per estensione, il gemellaggio che lega Verona con la città bavarese;
- sul lato nord-ovest della Brà sorgono una serie di palazzi settecenteschi lungo il Listone – Listòn in veronese – ossia un ampio marciapiede in pietra rosa di Valpolicella, voluto dai veronesi alla fine del Settecento, che segue l’andamento curvilineo della piazza, sulla quale si affacciano palazzi nobiliari che ospitano bar, pizzerie e ristoranti, sempre affollati da turisti di passaggio e veronesi intenti a far salotto;
- girando verso est si nota il Comune di Verona, costituito dal Palazzo Barbieri ed è un imponente edificio in stile neoclassico che fu realizzato tra il 1836 ed il 1848, quando Verona faceva parte dell’Impero Austriaco;
- a completare il giro della Piazza, verso sud vi sono il Palazzo Gran Guardia, il Museo Lapidario Maffeiano ed infine, i Portoni della Brà – detti anche Torre dell’Orologio – che sono una delle porte di ingresso di Verona, costituiti da due archi attaccati a tutto sesto, alla cui sommità centrale è collocato l’orologio (e più sopra passa un camminamento merlato). I Portoni stessi furono costruiti lungo le mura comunali per collegare piazza Brà alla campagna di allora.
Alla destra dei Portoni, per chi proviene da Corso Porta Nuova, proprio sul retro del Palazzo Gran Guardia vi è alloggiata la Torre Pentagona;
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da notare che, all’ingresso di Piazza Brà da Corso Porta Nuova, precisamente dove c’è l’ingresso del Museo Lapidario Maffeiano, vi è un muro della Torre dell’Orologio in cui è incastonata una lapide in cui viene riportata una frase dell’opera di William Shakespeare, Romeo & Giulietta – Atto III, Scena III: “Non esiste mondo fuor dalle mura di Verona, ma solo purgatorio, tortura, inferno. Chi è bandito di qui, è bandito dal mondo e l’esilio dal mondo è morte…”;
- il Palazzo Gran Guardia è un imponente edificio come palazzo d’armi che ospita oggi un centro per congressi, conferenze, mostre ed eventi culturali;
Dopo aver superato i Portoni della Brà, provenendo da Corso Porta Nuova e girato l’angolo a sinistra, si entra in via Roma e poco dopo si trova il Teatro Filarmonico.
La via Roma è la via che collega la Piazza Brà con il Castelvecchio.
Casa di Romeo
Proseguendo per via Arche Scaligere, svoltando a destra si arriva alla Casa di Romeo, segnalata da una targa sulla facciata che cita i versi tratti dal dramma di Shakespeare.
È un imponente edificio disposto su tre lati attorno ad un cortile chiuso con portici decorati di tufo e cotto, mentre la facciata sulla strada presenta un pittoresco muro merlato che sovrasta il portone ad arco.
L’edificio è di proprietà privata pertanto non è possibile visitarne il cortile interno.
Ma si può ammirare la facciata principale e visitare la parte in cui oggi sorge l’Osteria del Duca, un locale tipico dove gustare la cucina e il buon vino veronese.
Arche Scaligere e Chiesa di Santa Maria Antica
A due passi da Piazza dei Signori si trova la Chiesa di Santa Maria Antica nel cui cortile si innalzano le Arche Scaligere, le quali sono un monumentale e scenografico complesso funerario degli antichi Signori di Verona: gli Scaligeri.
Esse furono realizzate per contenere le arche (o tombe) di alcuni illustri rappresentanti della casata, tra cui quelle dei più grandi Signori di Verona: Cangrande I (a cui Dante dedica il Paradiso), Mastino II (nipote di Cangrande) e Cansignorio.
➤ Da notare che la statua e la tomba di Cangrande I sono collocate sopra l’ingresso della Chiesa, poi andando verso sinistra, all’interno del complesso funerario vi si trovano prima la tomba di Mastino II e poi la tomba di Cansignorio (in forma esagonale e la più imponente).
Le Arche sono un suggestivo complesso funerario che rappresenta uno straordinario esempio dell’architettura gotica in Italia.
Esternamente il sito è protetto da un recinto in pietra sovrastato da una trecentesca cancellata in ferro battuto: essa è formata da anelli che cingono il simbolo araldico della Scala, sorretta da eleganti colonne marmoree sormontate da statue.
La chiesa di Santa Maria Antica – in stile romanico – è indissolubilmente legata alla storia della famiglia della Scala che ne fece la propria cappella privata, a lato delle gotiche arche scaligere.
Per accedere alla chiesa bisogna passare attraverso un ingresso laterale, sormontato dall’arca di Cangrande I della Scala.
Il dover passare sotto l’arca di Cangrande ha quasi un valore simbolico, per rendere omaggio al signore di Verona: il sarcofago è sovrastato da una statua equestre rappresentante il principe, una fedele ricostruzione dell’originale custodita nel museo di Castelvecchio.
➤ Per informazioni: Apertura al pubblico delle Arche Scaligere
Piazza dei Signori
Da Piazza delle Erbe, attraverso l’Arco della Costa, si accede a Piazza dei Signori:
- essa è considerata il “salotto di Verona” per la sua bellezza, i suoi scorci e gli splendidi palazzi che vi si affacciano;
- al centro della piazza si erge solenne la statua di Dante Alighieri, motivo per cui la piazza è detta dai veronesi anche Piazza Dante : la statua, lì collocata nel 1865, ricorda il desiderio di unità e indipendenza della popolazione di allora, e la presenza del sommo poeta a Verona, ospite dei signori della città, durante il suo esilio a Firenze.
- Il piedistallo sorregge la statua di 3 metri che raffigura Dante con testa leggermente rivolta verso il Palazzo della Ragione e di spalle alla splendida Loggia del Consiglio (attualmente ospita il Consiglio Provinciale, realizzata nel XV secolo, costituisce il primo esempio di edificio rinascimentale a Verona) e l’Arco di Fracastoro, per cui il nome deriva dalla statua di Girolamo Fracastoro che ancor oggi sovrasta l’arcata (DA NOTARE che la statua del medico e letterato veronese tiene in mano una sfera che secondo la tradizione verrà lasciata cadere sulla testa del primo uomo onesto che passerà attraverso il varco);
- il Palazzo del Podestà è caratterizzato da una merlatura ghibellina che ne decora la sommità. La sua costruzione, in epoca medievale, venne voluta dagli Scaligeri e, non appena terminato, divenne l’abitazione di Alberto I della Scala. Quando la famiglia scaligera perse il comando della città e Verona passò sotto la denominazione veneziana, il Palazzo del Podestà divenne sede della magistratura e degli uffici del Podestà;
- di fianco al Palazzo del Podestà si trova il Palazzo del Cansignorio (altresì noto anche come del Capitanio o del Tribunale), con facciata cinquecentesca e bel portale del Sanmicheli (storico architetto veronese del Cinquecento) e il trecentesco torrione che svetta sulla Piazza dei Signori.
Nel cortile centrale si può ammirare la famosa Porta Bombardiera nel 1687 in onore della scuola dei bombardieri che addestrava i cittadini all’arte militare;
*** CURIOSITÀ ***
La Verona sotterranea è un labirinto pieno di reperti interessanti che ci raccontano la storia della città e un esempio incredibile di questa storia sotterranea è il percorso degli Scavi Scaligeri, il quale si trova sotto il cortile del Palazzo del Capitanio, dove è anche allocato il Centro Internazionale di Fotografia.
- collegato al Palazzo della Ragione attraverso l’arco della Costa, si trova la seicentesca Domus Nova – nota anche come Casa dei Giudici – caratterizzata dalla sua elegante facciata di architettura veneta barocca, frutto di una ricostruzione del 1659 di un edificio comunale duecentesco che in età veneziana ospitava la residenza e l’ufficio del podestà;
- il Palazzo Comunale – chiamato anche Palazzo della Ragione – diventò nel corso dei secoli casa consigliare, arengo, magazzino del sale, tribunale o centro notarile e subì diversi interventi di ristrutturazione che cercarono di riportarlo allo stato originale.
- Il piedistallo sorregge la statua di 3 metri che raffigura Dante con testa leggermente rivolta verso il Palazzo della Ragione e di spalle alla splendida Loggia del Consiglio (attualmente ospita il Consiglio Provinciale, realizzata nel XV secolo, costituisce il primo esempio di edificio rinascimentale a Verona) e l’Arco di Fracastoro, per cui il nome deriva dalla statua di Girolamo Fracastoro che ancor oggi sovrasta l’arcata (DA NOTARE che la statua del medico e letterato veronese tiene in mano una sfera che secondo la tradizione verrà lasciata cadere sulla testa del primo uomo onesto che passerà attraverso il varco);
Dalla Piazza si accede al Cortile del Palazzo della Ragione o del Mercato Vecchio, risalita in un angolo la Scala della Ragione, gioiello del XV secolo realizzata in stile gotico e costruita in marmo rosso veronese. Originariamente la scalinata era coperta e rappresentava l’accesso al tribunale, da cui il nome scala della Ragione, poiché era la strada per riportare la giustizia e la ratio.
Nel Cortile del Mercato Vecchio c’era il mercato di farine e granaglie, in cui si può ammirare la suggestiva mole quadrata del Palazzo della Ragione, singolarmente caratterizzata da fasce alternate di mattoni e di pietra (“zebrata”); dal Cortile si arriva all’ingresso della Torre dei Lamberti, la quale offre una romantica veduta della città a 360 gradi.
Nei dintorni ci sono anche la sede della Galleria di Arte Moderna Achille Forti e la Cappella dei Notai.
🎫🎫 BIGLIETTI: la Galleria di Arte Moderna Achille Forti, la Cappella dei Notai, la Scala della Ragione e la Torre dei Lamberti sono oggi visitabili con un biglietto unico e gratuiti tramite la VeronaCard.
➤ Dopo aver letto questo riassunto dettagliato della Piazza dei Signori, è consigliato scaricare la mappa turistica di Verona per avere indicazioni chiare sui nomi e sulla posizione dei vari Palazzi.
➤ Trovate informazioni sui biglietti VeronaCard.
Arco della Costa
La costola (non si sa se sia di balena o di dinosauro) è appesa e visibile sotto uno degli archi d’accesso che collegano Piazza delle Erbe a Piazza dei Signori.
La costola è più probabilmente da considerarsi come un’antica insegna, appartenente ad una delle tante spezierie che un tempo sorgevano in Piazza: all’epoca, infatti, si pensava che l’osso di balena o di dinosauro, una volta polverizzato, possedesse proprietà medicinali che alcuni giudicavano persino afrodisiache.
Piazza delle Erbe
- La Piazza delle Erbe è la più amata dai veronesi (assieme a Piazza Brà) e dai turisti di tutto il mondo;
- è la Piazza più pittoresca della città ed è uno degli angoli più suggestivi della città;
- è il luogo ideale per coloro che sono alla ricerca di un ottimo aperitivo e/o caffè e per godersi appieno la Piazza;
- di sera è un luogo magico.
Si noti che Piazza delle Erbe è la piazza più antica di Verona e ricalca l’impianto dell’antico Foro Romano, vi erano il Campidoglio, Templi e Terme: ecco perché essa è sempre stata il centro e il cuore della vita sociale, politica ed economica della città.
Oggi il centro della Piazza è occupato dai caratteristici ombrelloni delle bancarelle del mercato quotidiano, le quali vendono frutta e verdura, abiti e souvenir ed oggetti di ogni tipo.
Dove oggi stanno i porticati sotto cui si aprono bar e negozi, si trovavano i negozi della Verona romana, grandi botteghe di lusso ma anche modeste officine di sarti e lanaioli, di tessitori, verdurai e macellai, tutti con la loro targa pubblicitaria sotto forma di epigrafi incastrate nel muro, riproducenti i simboli della loro attività: specchi e forbici se barbieri, galline ed oche appese a testa in giù se erano pollaioli, e così via.
Per poter esplorare al meglio Piazza Erbe, bisogna porsi al centro di essa e guardarsi intorno.
La Piazza ha una forma rettangolare, lunga 160 metri per 80 metri con la pavimentazione in marmo bianco ed intorno vi sono palazzi maestosi e monumenti delle varie epoche e stili in cui vi sono:
- il Palazzo Maffei, costruito dalla famiglia Maffei, è un imponente, elegante e sofisticato edificio;
- la Torre del Gardello – denominata in passato anche Torre delle Ore – fatta di merli e mattoni, fatta erigere nel 1370 per collocarvi l’orologio meccanico a campana di Verona (tra i più antichi d’Europa, che vi suonò dal 1421 al 1810);
- le cinquecentesche Case Mazzanti, unite dal portico tra lo splendido affresco rinascimentale e i colori dei balconi fioriti: ciò a testimonianza della veridicità che Verona era detta “Urbs Picta”, ossia città dipinta;
- la Domus Mercatorum o Casa dei Mercanti, è una specie di Camera di Commercio dell’epoca che rappresentava il potere economico della città.
Nel corso dei secoli essa ha subito numerose trasformazioni, tornando all’aspetto originario di casa-fortezza medioevale;
- la Torre dei Lamberti, una torre medievale alta 84 metri che svetta su Piazza delle Erbe, Piazza Dante e sui tetti di Verona;
- il prospetto laterale neoclassico del Palazzo della Ragione o del Comune, in mezzo ai quali è appoggiato l’Arco della Costa, da cui ci si immette in Piazza dei Signori.
All’INTERNO della Piazza vi sono:
- la Colonna di San Marco in marmo bianco, sovrastata dal leone di San Marco simbolo della Repubblica di Venezia;
- la Fontana di Madonna Verona dedicata alla leggendaria fondatrice della città che presenta vasca e stelo ornati da teste in rilievo e figure simboliche.
Essa fu fatta erigere da Cansignorio della Scala nel 1368: fu ricavata da un grande catino di marmo, proveniente da un grande edificio che probabilmente doveva sorgere nelle vicinanze del Duomo e da una statua che la orna, chiamata appunto “Madonna Verona”;
- il Capitello detto Tribuna, un baldacchino in marmo a pianta quadrata da dove i governanti della città parlavano al popolo (e dove venivano esposte le teste dei condannati a morte dopo l’esecuzione!);
- la Colonna del mercato – detta anche Colonna Antica – sormontata da un’edicola gotica (un pilastro gotico eretto nel 1401), voluta da Gian Galeazzo Visconti per esporre le insegne della sua signoria durante gli anni in cui dominarono sul veronese. Nelle nicchie dell’edicola sono scolpite le figure di Maria, San Zeno, San Cristoforo e San Pietro Martire.
All’ESTERNO della piazza vi sono:
- la Statua del poeta veronese Berto Barbarani (1872-1945) posta all’estremità più a sud della piazza, opposta a Palazzo Maffei;
- il Monumento alle Vittime della Guerra rappresentato da una donna, la Civiltà Italica che, ferita e indignata, punta in cielo una spada si trova nella piccola Piazzetta XIV Novembre tra la Domus Mercatorum e la sequenza di case di fronte alle case dei Mazzanti: il monumento vuole in particolare ricordare le vittime del bombardamento provocato dall’aviazione asburgica che il 14 novembre 1915 sganciò 15 bombe sulla città causando la morte di numerosi civili.
Ponte Pietra
- Verona è tagliata in due dal corso del fiume Adige e, per attraversarlo, si può utilizzare il Ponte Pietra, uno dei monumenti più famosi della città: esso fu realizzato in epoca romana, è davvero antichissimo e quando la sera esso si specchia sulle acque dell’Adige, offre uno degli scorci più suggestivi di tutta Verona;
- il Ponte, allora nominato Pons Marmoreus – ponte di marmo – è il più antico monumento romano di Verona sul fiume Adige.
Nel 1945 il ponte fu fatto esplodere dai tedeschi durante le loro ritirata, ma venne poi ricostruito nella sua forma originale nel 1959: in tale occasione il ponte fu dotato anche della minacciosa torre difensiva posta alla sua testa ed ornata verso il fiume da un arco in pietra sormontato dall’emblema degli Scaligeri;
- lungo 92,80 metri e largo 7,20 metri (marciapiedi e parapetti compresi) ed è costituito da cinque arcate: la spalla e le due arcate verso il Teatro Romano risalgono all’epoca romana, la spalla destra con la soprastante torre di guardia (denominata Torre di Alberto I della Scala) e l’arco adiacente, sono di epoca scaligera, mentre le due arcate rimanenti con il grande tondo centrale sono del periodo veneziano;
- la parte romana è costituita da grandi blocchi di pietra provenienti dal territorio di Sant’Ambrogio di Valpolicella, mentre la parte scaligera e veneta è costituita principalmente da cotto, anche se le ghiere degli archi ed il tondo sono irrobustiti da lastroni in pietra della stessa provenienza di quelli romani;
- da notare che in mezzo si trova un grande finestrone e verso il Teatro Romano si trova la finestra alta e stretta di scarico delle acque, utilizzati per far defluire l’acqua del fiume nelle grandi piene.
Castel San Pietro
Il Castel San Pietro è – in realtà – un’imponente ed austera caserma militare austriaca che si trova appunto sul Colle di San Pietro, alle spalle del Teatro Romano: esso fu costruito sulla spianata sopra la quale in epoca romana fu eretto un tempio che era collegato al Teatro di cui oggi, purtroppo, non rimangono tracce.
*** CURIOSITÀ ***
Il primo nucleo abitativo di Verona era stato costruito sulle pendici di Colle San Pietro più di un secolo prima di Cristo, luogo scelto perché grazie al Colle si poteva avere una difesa naturale dai nemici.
Il Colle San Pietro rimase collegato alla città, furono abbattuti i vecchi edifici e fu trasformato scenograficamente: fu costruito un teatro (attuale Teatro Romano) collegato da scale a terrazza a un tempio posto sulla cima del colle.
La cinta muraria serviva a proteggere anche questo insieme ai due ponti Pietra (distrutto da guerre e inondazioni e poi ricostruito, che serviva da collegamento tra la città vecchia e quella nuova) e Postumia (andato distrutto, era collocato dove si trova l’attuale Porto della Giarina) e alle due porte, che consentivano il passaggio al centro cittadino e di cui sono stati trovati resti proprio vicino a Ponte Pietra.
- L’edificio è inserito in un ampio spazio verde, meglio conosciuto come “Torricelle”: tale appellativo fa riferimento alle torrette di cannoneggiamento dei forti austriaci, le quali nell’Ottocento si erano andate a sovrapporre alle preesistenti fortificazioni scaligere, viscontee e veneziane;
- prossimamente l’edificio del Castello sarà sede di un museo urbano che racconterà la storia della città: esso costituirà una sorta di archivio documentale della Verona preistorica e romana;
- meta preferita dai turisti e dai veronesi: dal Colle ci si può godere di un panorama da cartolina che spazia su tutta la città, specialmente al tramonto, poiché dalla splendida terrazza di Castel San Pietro si rimane abbagliati dalla bellezza del fiume che – con la sua ansa poderosa – abbraccia la città antica e i suoi tanti campanili che si specchiano nelle acque dell’Adige;
- sul Colle vi si accede a piedi in una decina di minuti tramite una scalinata di media difficoltà.
In alternativa c’è la Funicolare di Castel San Pietro, non immediatamente visibile: bisogna percorrere un tratto di via Santo Stefano prima di ritrovarsela, in una piazzetta sulla destra, con tanto dell’edificio nuovo di zecca che ospita la biglietteria.