Altri luoghi di interesse da scoprire a Verona
Una passeggiata tra i vicoli del centro storico alla scoperta di siti storico-culturali meno noti, musei insoliti e collezioni di grande pregio.
Ecco i luoghi di interesse:
- Arco dei Gavi
- Porta Borsari
- Palazzo Maffei Casa-Museo
- Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo
- Biblioteca Capitolare
- Via Mazzini
- Porta Leoni
- Museo Lapidario Maffeiano
- Tomba di Giulietta e il Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”
- Museo Africano
- Museo Civico di Storia Naturale
Arco dei Gavi
L’Arco dei Gavi è un’imponente struttura architettonica di epoca romana eretta a Verona verso la metà del I secolo, lungo quella che un tempo fu la via Postumia.
La sua collocazione originaria era diversa da quella attuale, pur restando comunque di poco all’infuori delle mura cittadine: esso era posizionato di fronte alla torre dell’orologio di Castelvecchio.
Furono le truppe napoleoniche nell’Ottocento a smontarlo per ragioni di viabilità, riponendo i blocchi all’interno degli arcovoli dell’Arena.
Soltanto nel 1932 si decise di ripristinare l’Arco dei Gavi collocandolo a fianco di Castelvecchio, dove ancora oggi si trova. Alle volte ci chiediamo come abbiano fatto a spostare di qua e di là delle strutture così imponenti!?!
Il monumento è una struttura quadriforme di pietra bianca veronese della Valpolicella.
I fronti principali sono scanditi da quattro colonne corinzie e tra esse sono presenti delle nicchie che presumibilmente dovevano contenere delle statue dei membri della famiglia Gavia.
Lo spazio interno presenta infine un bel soffitto rialzato a cassettoni.
Rilevante è la firma dell’architetto, considerata un’eccezione per l’epoca, posta su un pilastro interno (L. VITRVVIVS. L. CERDO ARCHITECTVS).
Porta Borsari
Se si percorre interamente Corso Cavour si raggiunge la cosiddetta Porta Borsari, ossia il principale accesso della città ai tempi dell’Impero Romano:
- elegantissima coi suoi due archi, le colonne corinzie e la facciata bianca, ricca e armoniosa, che prosegue su altri due livelli, costituisce uno degli scorci di Verona più suggestivi;
- la porta risale al I secolo d.C. e originariamente la porta veniva chiamata “Porta lovia” in corrispondenza del tempietto dedicato a Giove Lustrale che sorgeva lì accanto; invece il nome odierno risale all’età medievale quando il passaggio era sorvegliato dai “bursarii”, cioè quei funzionari incaricati dal vescovo di riscuotere i dazi sulle merci in ingresso (controllori o gabellieri che facevano pagare una tassa, un pedaggio a quei mercanti che entravano in città e andavano a vendere le proprie merci al mercato di Piazza delle Erbe);
- al fianco di Porta Borsari erano posizionate due torri di guardia e i passaggi di ronda, i quali – congiungendo i due fronti – permettevano un controllo su chi entrava e chi usciva: un vero e proprio fortilizio.
Palazzo Maffei Casa-Museo
Il fascino pieno e maestoso della sua facciata, originariamente di due piani, fu reso ancor più sontuoso dalla famiglia Maffei, una delle più nobili della città, che nel XVII secolo decise di far aggiungere una balaustra decorata all’edificio sormontata da sei statue che raffigurano importanti divinità greche: Ercole (l’unica in marmo bianco che apparteneva a un antico tempio romano all’interno del Campidoglio), Giove, Venere, Mercurio, Apollo e Minerva.
- L’accesso all’area espositiva avviene attraverso l’affascinante scala elicoidale in pietra che attraversa il palazzo senza alcun sostegno centrale, sormontata da una finestra a lanterna che spande dall’alto una soffusa luce irreale;
- il Palazzo Maffei si trova proprio sopra alcuni importanti resti del foro romano, che possono essere eventualmente visti accedendo al ristorante posto al pian terreno della struttura;
- si tratta di una delle più straordinarie collezioni private d’arte e arte applicata, raccolta in un arco temporale di cinquant’anni dall’imprenditore e collezionista veronese Luigi Carlon: dipinti, sculture, disegni, mobilio, oggetti devozionali, arredi e ancora libri e stampe, con opere di grandissimo pregio in un arco temporale che va da fine ‘400 alla contemporaneità.
➤ Per informazioni: orari e prezzi del biglietto, consultare sul sito “Palazzo Maffei“.
Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo
Edificio quattrocentesco con grandi bifore polilobate al piano nobile e facciata dipinta a fresco con figurazioni bibliche e mitologiche del XVI secolo.
In esso ha sede il Museo della Fondazione Miniscalchi-Erizzo ed ospita una casa-museo che conserva parte degli antichi, piccoli bronzi rinascimentali, disegni del Cinquecento, armi e armature, raccolte archeologiche.
Possiede anche una ricca collezione archivistica di pergamene, mappe e manoscritti cartacei.
➤ Per informazioni: orari e prezzi del biglietto, consultare sul sito “Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo“.
Biblioteca Capitolare
La Biblioteca Capitolare di Verona è considerata la più antica biblioteca della cultura latina e nei secoli è stata luogo di studio per personaggi storici di rilievo quali Dante Alighieri e Francesco Petrarca: pensate che ad oggi conta un patrimonio di oltre 76.000 volumi e manoscritti, tra i quali spiccano opere di valore inestimabile.
Proprio qui, infatti, sono conservati “l’Indovinello Veronese” ovvero la prima testimonianza scritta della lingua volgare italiana e l’unico codice al mondo delle “Istitutiones” di Gaio, sul quale si fonda il diritto giuridico.
Un tesoro prezioso arrivato fino a noi non senza difficoltà: ha infatti superato un terremoto, la peste del 1630, la cupidigia di Napoleone Bonaparte, l’alluvione dell’Adige del 1882 e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi la Biblioteca Capitolare è aperta al pubblico e vuole diffondere la conoscenza del patrimonio racchiuso fra le sue mura, che rimane in gran parte ancora inesplorato e in grado di riservare preziose sorprese.
➤ Per informazioni: orari e prezzi del biglietto, consultare sul sito “Biblioteca Capitolare“.
Via Mazzini
A due passi dall’Arena, si consiglia di imboccare la centrale Via Mazzini a Verona – una bellissima strada stretta e lunga, fiancheggiata da bei palazzi – che collega le due piazze principali di Verona, ovvero Piazza delle Erbe e Piazza Brà: l’ideale sarebbe percorrerla da Piazza Brà fino a Piazza Erbe, con la Torre dei Lamberti che fa da sfondo lungo la passeggiata.
- Via Mazzini è il posto ideale per ammirare le vetrine dei grandi brand e per fare shopping. È una via pedonale antica e conosciuta in tutta Europa;
- all’inizio del XIX secolo la strada, chiamata via Nuova, fu fiancheggiata da capannoni e baracche.
Il pavimento non consolidato diventò, durante le piogge abbondanti, un vero e proprio campo di fango finché nel 1818 non si decise di lastricare la via con marmo e di consolidarla: in tal senso, la lastricatura portò ad un nuovo splendore per la via e le baracche fecero pian piano posto a negozi moderni fino a raggiungere l’aspetto odierno.
Nel 1907 la via ricevette il nome del politico e filosofo italiano Giuseppe Mazzini (1805 – 1872), il quale difese il suo paese durante la lotta d’indipendenza, cioè il Risorgimento italiano.
Porta Leoni
La Porta Leoni è un’antica porta di accesso romana posta all’imbocco del cardine maximo, che dalla campagna a est (verso Venezia) conduceva in città.
La mezza facciata in pietra mostra ancora parte del muro di mattoni: durante alcuni scavi su quello che appunto era l’antico cardo maximo, vennero alla luce le fondamenta della parte mancante di Porta Leoni assieme al basamento di una delle due torri circolari che ne proteggevano l’esterno e che oggi, con una soluzione urbanistica piuttosto originale, sono state lasciate esposte nella collocazione originale.
Museo Lapidario Maffeiano
In Piazza Brà, accanto alla Torre dell’Orologio, si trova il Museo Lapidario Maffeiano il quale contiene una collezione di epigrafica romana, greca, etrusca, araba ed ebraica istituita dal marchese Scipione Maffei: si tratta del secondo museo pubblico più antico d’Europa, dopo i Musei Capitolini di Roma.
➤ Per informazioni: orari e prezzi del biglietto, consultare sul sito “Museo Lapidario Maffeiano“.
Tomba di Giulietta e il Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”
Si trova in una sala nella buia e suggestiva cripta della chiesa del complesso di San Francesco al Corso, tra le lapidi dei monaci consumate e ricoperte di umidità, un vuoto sarcofago scoperchiato in marmo rosso viene indicato come la Tomba di Giulietta.
Originariamente il sarcofago si trovava nell’orto del convento e qui vi rimase per molti secoli nonostante il crescente numero di pellegrini dell’amore che nel corso dei secoli continuavano a fargli visita.
Fu solo nel 1937 che, all’interno del progetto di risistemazione dell’area conventuale voluto da Antonio Avena per offrire al pubblico un altro spazio legato alla leggenda shakespeariana.
All’interno dello stesso complesso conventuale trova il Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”: due sale del museo – la Sala delle Muse di Casa Guarienti e la Sala Giacomo Galtarossa – sono suggestive sedi che la città mette a disposizione degli sposi per la celebrazione del loro matrimonio.
Per concludere la visita date un’occhiata al Giardino delle Lapidi che sorge a ridosso dell’ingresso: questo giardino esterno circondato dalle mura vuole ricreare l’antica area dell’impianto conventuale ed è arricchito da significative lapidi provenienti dal contesto cittadino, statue e arche sepolcrali.
Infine, c’è la statua in acciaio rosso verniciato a forma di cuore aperto, che è simbolo di amore universale.
➤ Per informazioni: orari e prezzi del biglietto, consultare sul sito “Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle“.
Museo Africano
È un museo antropologico dedicato ai popoli e alle culture dell’Africa: dai Padri Comboniani – è stato fondato nel 1938 per volere di Francesco Sogaro, primo successore del fondatore dei Comboniani, Mons. Daniele Comboni – con lo scopo di valorizzare le realtà culturali delle popolazioni africane presso cui vivono i missionari. In esso sono presenti dei pannelli descrittivi che ripercorrono le vicende storiche africane, una vastissima raccolta di oggetti etnografici (soprattutto strumenti musicali, giochi e suppellettili) provenienti da Egitto, Sudan, Congo, Togo, Burkina Faso ed altri stati africani, oltre a una biblioteca specializzata.
E’ sicuramente una buona idea andarci con i bambini.
➤ Per informazioni: orari e prezzi del biglietto, consultare sul sito “Museo Africano“.
Museo Civico di Storia Naturale
Il Palazzo Pompei – sede del Museo Civico di Storia Naturale di Verona – è considerato uno dei capolavori architettonici rinascimentali più belli commissionati all’architetto veronese Michele Sanmicheli.
All’interno del Museo si trovano quattro sezioni di ricerca:
- Botanica
- Geologia e Paleontologia
- Preistoria
- Zoologia.
Molto indicato per i bambini e le scolaresche.
Nel complesso il patrimonio attuale del Museo è stimato in circa 3 milioni di esemplari e costituisce una ricchezza di valore inestimabile dal punto di vista culturale e scientifico.
Da notare la grande importanza del Museo, in quanto oggi è da ritenersi tra i più importanti e famosi in Italia e in Europa.
➤ Per informazioni: orari e prezzi del biglietto, consultare sul sito “Museo Civico di Storia Naturale“.
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